Organi vestigiali
Gli ORGANI VESTIGIALI sono organi che non hanno più nessuna funzione oppure svolgono una funzione diversa da quella originaria e riguardano tutti gli organismi di una specie. Se, invece, si trovano solo in alcuni individui di una specie vengono chiamati ATAVISMI (dal latino "ATAVUS" lontano antenato)
Nell'Europa medievale, prima dell’invenzione della carta, i testi venivano scritti su pergamene, sottili fogli ottenuti facendo essiccare pelli di pecora, capra o di vitello. Alcuni artigiani, a causa dell’alto costo, riutilizzavano le vecchie pergamene già scritte grattando via le vecchie lettere e riscrivendo sulla pagina pulita. Questi manoscritti riciclati venivano chiamati «palinsesti» dal greco raschiato di nuovo.
Come questi testi antichi anche gli organismi sono palinsesti della storia o meglio della loro storia evolutiva. Le piante, gli animali (compreso l’uomo) e persino le parole possiedono alcune caratteristiche che hanno un senso se sono considerati avanzi di caratteri un tempo utili ai loro antenati.
La parola veterinario deriva dal latino "vetus" vecchio. Perché? Probabilmente perché, anticamente, l'attività principale dei veterinari era quella di curare gli animali delle fattorie e delle greggi. Quindi la parola deriva da "veterinae" o bestia da soma ossia gli animali ormai adatti solo ai lavori pesanti perché vecchi o malati. Quindi all'interno della parola veterinario possiamo osservare la sua storia.
Anche se gli organismi sembrano progettati per adattarsi agli ambienti naturali in cui vivono l’idea che il progetto di partenza sia perfetto è una pia illusione. Un disegno perfetto sarebbe il segno dell’esistenza di un progettista abile e intelligente. In realtà il progetto non è perfetto, gli organi vestigiali sono quindi una conseguenza delle trasformazioni evolutive.
Balene. Osservando lo scheletro completo di una balena si possono osservare minuscoli arti posteriori e ossa del bacino scollegate dal resto dello scheletro. Queste ossa dimostrano la discendenza dei cetacei da antenati che vivevano sulla Terra.
Appendice. L’appendice ciecale è un sottile cilindro di tessuto che rappresenta la parte terminale dell’intestino cieco. Negli erbivori, come i Koala o i Conigli, l’intestino cieco e la sua appendice sono molto sviluppati perché contengono batteri che aiutano l’animale a digerire la cellulosa che si trova nelle cellule dei vegetali. Nei primati come l’Orangutan
che consuma meno foglie l’appendice è ridotta. Nell'uomo è piccolissima. In pratica è l’avanzo di un organo che era di grande importanza per i nostri antenati mammiferi che si nutrivano di vegetali. Questo organo tende ad infettarsi e, se non curato, può portare alla morte perché buca l’intestino. Fino alla fine del 1800 la mortalità per questo motivo era molto alta quindi la selezione naturale eliminava gli individui con l’appendice più lunga. Con le nuove tecniche chirurgiche la mortalità è diminuita per questo motivo, probabilmente, non è scomparsa del tutto.
Membrana nittitante. La membrana nittitante dal latino «nictare» (sbattere le palpebre) è una terza palpebra trasparente che si trova in alcune specie animali e che può essere calata sopra l'occhio per proteggerlo ed idratarlo
mantenendo comunque la visibilità. Vari rettili, uccelli e squali hanno una vera e propria membrana nittitante, mentre in molti mammiferi (e tra questi anche l'uomo) c'è solo un piccolo residuo vestigiale all'angolo dell'occhio. Esiste tuttavia qualche mammifero (come l'orso polare e le foche) che presenta una vera membrana nittitante.
Tubercolo di Darwin. Il tubercolo (o lobulo) di Darwin è un ispessimento dell'orecchio. L'ispessimento del tubercolo di Darwin può essere o verso l'esterno o verso l'interno. Questo nodulo cartilagineo è posizionato sul bordo esterno del
padiglione ed è un residuo dell'articolazione che permetteva ai nostri progenitori e a molti animali viventi di muovere e orientare le orecchie quindi di essere di grande aiuto per proteggersi dai predatori. Sotto il cuoio capelluto abbiamo tre
muscoli che si uniscono alle orecchie. Nella maggior parte degli individui non sono utilizzati invece alcune persone possono usarli per muovere le orecchie.
Un atavismo: la coda umana. Gli embrioni umani presentano una coda da pesce di dimensioni notevoli che incomincia a scomparire dopo 7 settimane. In alcuni rari casi la struttura non regredisce del tutto e così il bambino nasce con una coda che spunta dalla base della colonna vertebrale. La coda contiene le vertebre che normalmente sono fuse insieme nel coccige. Contiene vasi sanguigni, nervi e muscoli, può addirittura muoversi. Fortunatamente può essere facilmente rimossa con un intervento chirurgico.