Adattamenti insoliti
Eterocefalo. Cosa pensate di questi animali? Secondo i nostri canoni sono bruttissimi ma in realtà hanno una serie di adattamenti necessari in un habitat inospitale e povero di risorse come la zona predesertica del Corno d'Africa. Intanto sono una delle due specie di mammiferi EUSOCIALI ossia formano colonie numerose (almeno 300 individui), cooperano nella crescita dei piccoli e sono divisi in caste. Nell'Eterocefalo le caste sono tre. La regina che è l'unica femmina che si riproduce ed è molto più grande dei suoi compagni, i soldati sia maschi che femmine con dimensioni intermedie che difendono la colonia (tre di loro hanno anche il compito di fecondare la regina) e gli operai che scavano le gallerie, badano ai piccoli e cercano il cibo. La regina, attraverso veri e propri atti di "bullismo" (spintoni) determina, negli operai, una forma di stress che porta alla loro sterilità.Vivono in gallerie lunghe fino a 4 km in cui la temperatura rimane costante per cui non hanno il pelo e non hanno la capacità di regolare la propria temperatura corporea (sono infatti eterotermi) e questo gli permette di risparmiare molta energia.Oltre a questa caratteristica il nostro piccolo "wurstel" possiede una serie di fantastici adattamenti:
- gli occhi sono atrofizzati e in grado di percepire solo la differenza tra luce e buio (in effetti vivono sottoterra)
- gli incisivi sporgono fuori anche con le labbra chiuse e questo gli permette di scavare senza far entrare la sabbia in bocca
- non sentono dolore infatti la cute manca, al contrario degli altri mammiferi, un neurotrasmettitore (la sostanza P) che consente ai recettori del dolore di comunicare con il cervello. Questo adattamento è molto studiato per cercare di trovare una cura alla FIBROMIALGIA una patologia che causa un dolore continuo in alcuni tessuti come muscoli e tendini.
- sono resistenti ai tumori
- vivono in condizioni di scarso ossigeno (al 3% invece che al 21%) riuscendo a svolgere le loro normali attività senza alcun danno cellulare. Anche per questo motivo vengono studiati in medicina soprattutto in alcune patologie come ictus o infarti che determinano condizioni di scarsa ossigenazione con conseguente morte cellulare.
Bilby. I mammiferi hanno quasi sempre una colorazione mimetica rispetto all'ambiente in cui vivono per cui hanno generalmente toni sul beige, grigio, rossiccio o, al massimo, bianco e nero.Una marmotta rosa durerebbe pochissimo in un ambiente pieno di predatori. Esiste un bradipo di colore verdastro a causa di un'alga che gli cresce nel pelo ma l'unico mammifero blu è il Bilby. Il Bilby è un marsupiale che vive nelle zone desertiche dell'Australia occidentale. Ha le dimensioni di un grosso coniglio con adattamenti piuttosto normali come un pelo morbido, folto e setoso per isolare meglio l'animale dal calore, delle robuste zampe per scavare tane dove si può proteggere dal caldo e orecchie grandi e senza pelo che gli permettono di avere un udito sensibilissimo ma anche di disperdere facilmente il calore. Il Bilby, però, ha un adattamento veramente particolare, è azzurro. Sembra un errore evolutivo. Cosa ci fa un animale azzurro in un deserto rosso? Sembra un colore fatto apposta per metterlo in evidenza. E' possibili che i predatori australiani siano tutti daltonici? In effetti quasi tutti i mammiferi (i primati sono un'eccezione) che si sono evoluti da progenitori a vita notturna possiedono solo due recettori per il colore e questo non gli consente di percepire alcune sfumature di colore. Quindi un Bilby che a me scimmione nudo (o quasi) appare azzurro su uno sfondo rosso ad un lupo marsupiale o a un dingo appare grigio su grigio. Guardando bene l'animale appare, però, una stranezza: una coda a striscie bianche e nere. E' impazzito il Bilby? No questa coda serve a spaventare gli altri Bilby e ad attirare le femmine
Elysia. Sarebbe molto comodo (e anche economico) se invece che andare a fare la spesa, preparare da mangiare e lavare i piatti potessimo sdraiarci al sole, di fronte al mare e arrivare a sera sazi e contenti.L'unico inconveniente è avere la pelle di un colore verde intenso.La lumaca del genere Elysia riesce a far ciò: può rimanere anche 10 mesi senza nutrirsi.Queste lumache si nutrono di alghe e ingeriscono i cloroplasti che sono piccoli organelli in grado di fare la fotosintesi che è il processo attraverso il quale una cellula vegetale, utilizzando energia solare, anidride carbonica e acqua produce energia chimica sottoforma di uno zucchero.Dopo aver prodotto questo zucchero la lumaca lo trasforma in tutte le sostanze necessarie a vivere. La forma della lumaca è allargata, sembra una grande foglia e gli permette di avere una maggiore superficie di esposizione alla luce solare.Le lumache non sono in grado di produrre i cloroplasti per cui ogni tanto devono rimpiazzarli mangiando altre alghe però qualcosa sono riuscite a fare. Alcuni tratti del DNA delle alghe è stato incorporato nel DNA delle lumache ed è in grado di produrre uno dei componenti dei cloroplasti. Probabilmente fra qualche migliaio di anni la lumaca Elysia diventerà il primo animale completamente autotrofo.
Zibetti. Gli zibetti assomigliano a procioni grigio scuri per via della mascherina sugli occhi e hanno le dimensioni di un gatto. Vivono in Cina, nel Sud Est Asiatico, a Giava e nelle Filippine. Quando nel diciottesimo secolo gli olandesi deforestarono l'Indonesia per piantare le più redditizie piante del caffè, le civette rimasero senza il loro cibo preferito, la linfa di alcune palme. Si dovettero adattare e iniziarono a mangiare i frutti della nuova pianta. Quello che rende lo zibetto (o civetta delle palme) così speciale è che non digerisce i semi delle bacche del caffè ma li espelle dalla "porta di servizio". Raccogliendo i semi espulsi, lavandoli e tostandoli si ottiene il caffè più raro, più pregiato, più costoso e più dolce del mondo. Infatti i succhi gastrici dello Zibetto digeriscono le proteine della cuticola del seme che causa il retrogusto amarognolo del caffè. Un adattamento insolito ci ha regalato il caffè più buono del mondo.
Ornitorinco. L'Ornitorinco assomiglia ad un mammifero in alcuni caratteri (pelo folto e tre ossicini nell'orecchio) e ai rettili o agli uccelli per gli altri (osso interclavicolare, un ovario destro rudimentale, un unico orifizio, la cloaca, per ogni tipo di escrezione). Inoltre produce le uova e le ghiandole mammarie sono molto particolari, enormi (si estendono dagli arti anteriori a quelli posteriori) e senza capezzoli (la femminina secerne latte attraverso numerosi pori e il piccolo lo lecca). A causa di tutte queste caratteristiche, l'ornitorinco divenne il simbolo della primitività e ancora oggi in quasi tutti i libri di scienze viene definito come un mammifero primitivo ed inferiore. Prima di tutto dobbiamo affermare che primitività e inefficenza non sono sinonimi: gli ornitorinchi si sono staccati presto dalla linea evolutiva dei mammiferi ma questa "antichità" ha permesso loro di avere più tempo per sviluppare una serie di adattamenti superbi ed eleganti per la vita dei mammiferi nei fiumi. Hanno il pelo impermeabile che racchiude uno strato d'aria a contatto con la pelle e fornisce, quindi, un isolamento aggiuntivo e sono in grado di regolare la temperatura allo stesso modo dei placentati. Oltre a queste caratteristiche che appartengono anche ad altri mammiferi, gli ornitorinchi presentano alcuni adattamenti tipici di animali estremamente specializzati.Hanno un corpo idrodinamico, grandi zampe anteriori con membrana natatoria, uno sperone sulle caviglie collegato ad una ghiandola del veleno utilizzato nelle lotte tra maschi e un fantastico becco.Il becco non è una struttura cornea e rigida che deriva dal becco degli uccelli ma è una struttura nuova ricoperta da pelle morbida che racchiude una grande quantità di organi sensoriali. L'Ornitorinco sottoacqua chiude gli altri organi di senso: lembi di pelle gli coprono gli occhi e le orecchie e un paio di valcole chiudono le narici. Il becco serve quindi per localizzare sia gli ostacoli sia il cibo.Quindi l'Ornitorinco è un animale splendido e perfettamente specializzato e non un mammifero primitivo e poco efficiente.