Occhi semplici e composti
Gli occhi possono essere classificati in semplici e composti.
Nei primi la luce penetra attraverso una sola apertura mentre in quelli composti le aperture sono molteplici.
Esistono tre tipi di occhi semplici: stenoscopici, molto rari, senza lenti e nei quali l'immagine si crea per il piccolo foro della pupilla, a specchio in cui sono presenti minuscoli specchi dietro la retina e a camera, quello più funzionale, in cui l'immagine è messa a fuoco grazie alla lente posizionata davanti alla retina.
Negli occhi composti, tipici degli artropodi, insetti e crostacei, si può formare un'unica immagine (occhi a sovrapposizione) oppure molte immagini che vengono avvicinate come tasselli di un grande puzzle (occhi a giustapposizione).
Non esistono solo diversi tipi di occhi ma anche profonde differenze per come sono alloggiati nella testa. Se gli occhi sono posizionati ai lati della testa, come nei conigli, il campo visivo è ampio e comprende l'intero campo visivo. Se, invece, sono posizionati frontalmente, la porzione di orizzonte osservata è inferiore.
Nel primo caso, però, l'immagine osservata è diversa per ogni occhio per cui la visione è bidimensionale e non si riesce a valutare correttamente le distanze. Nel secondo caso entrambi gli occhi vedono la stessa immagine ma da un'angolazione diversa: le piccole differenze di posizione danno il senso di profondità e permettono di vedere gli oggetti in tre dimensioni.
Provate a guardare gli stereogrammi nelle immagini: solo osservandoli con entrambi gli occhi e lasciando che il disegno diventi sfuocato si riescono a percepire le immagini tridimensionali.
Quale occhio è più utile? E' meglio osservare ciò che avviene intorno a noi ma in due dimensioni oppure solo gli oggetti posizionati frontalmente ma in tre dimensioni?
Dipende dall'ambiente in cui si vive e dalle abitudini alimentari.
Una preda, che ha come obiettivo primario sopravvivere, ha bisogno di vedere un orizzonte molto ampio per ridurre al minimo i pericoli. Per un predatore, che ha come obiettivo primario la caccia, è fondamentale valutare correttamente le distanze per catturare meglio le proprie prede. E in acqua? Gli animali si devono preoccupare non solo del piano orizzontale ma anche del sopra e del sotto: il pericolo può arrivare da tutte le parti. Alcuni crostacei hanno risolto questo problema utilizzando occhi sopra un peduncolo che possono essere orientati verso tutte le direzioni.