Nuove isole - Vulcani

Vai ai contenuti

Menu principale:

Nuove isole

Surtsey
(nome mitologico del gigante del fuoco) è un’isola vulcanica che si trova al largo della costa meridionale dell’islanda. L‘eruzione vulcanica che la formò, iniziò a 130 metri sotto il livello del mare e raggiunse la superficie il 14 novembre del 1963. Dopo 12 giorni era lunga 900 metri e larga 600. L’eruzione durò fino al 5 giugno 1967, quando l'isola raggiunse la sua massima estensione pari a 2,7 km². Da allora, il vento e le onde hanno eroso la sua superficie facendola diminuire costantemente, nel 2005 essa misurava 1,4 km². Probabilmente l’isola scomparirà, però, solo fra alcuni secoli. È’  una riserva naturale dal 1965 e solo pochi scienziati hanno il permesso di visitarla. La vita su Surtsey è arrivata lentamente, prima muschi e licheni, poi altre piante, uccelli e, oggi, anche invertebrati, come ragni e insetti.
Niijima
Mentre alcune isole del Pacifico rischiano di scomparire sott'acqua, ormai da un mese, una nuova sta emergendo, come una divinità greca, dalle acque ribollenti del medesimo oceano, al largo di Tokyo, appena mille chilometri più a sud. La figlia di un vulcano sottomarino, ormai solidificata in superficie, è stata già battezzata: Niijima. Il suo parto è avvenuto in diretta, e la si può anche vedere nelle foto pubblicate dalla Nasa e scattate l’8 dicembre 2014 da un satellite che osserva il pianeta Terra. “Spesso isole come questa hanno una vita molto breve, perché sono fatte di cenere e frammenti di roccia più grandi, che alla fine però vengono erosi dal moto ondoso”, spiegava al Los Angeles Times Bruce Houghton, docente di vulcanologia all’Università delle Hawaii. Ma nel caso specifico l’isolotto starebbe ancora crescendo, e potrebbe farcela.
La guardia costiera giapponese le aveva inizialmente negato il suo posto sulla mappa, ma l’agenzia meteo giapponese ha più di recente dichiarato che, sì, resterà in superficie, almeno per un po’: “L’eruzione vulcanica sta continuando, quindi non conosciamo il destino dell’isola, dichiara Tomoyuki Kano dell’agenzia meteo, ma non scomparirà in pochi giorni o settimane, e probabilmente la sua vita durerà parecchi anni… almeno fino a quando un’altra eruzione non la spazzerà via. Vediamo ancora fumo e cenere provenire dall’isola, e ogni tanto un getto di lava, per cui alla fine potrebbe diventare ancora più grande”.
Il pargolo d’isolotto si estende per ora su meno di sei ettari (è cresciuta più di tre volte in un mese), con un’altezza dai 18 ai 24 metri sopra il livello del mare. E il colore verdognolo dell’acqua è dovuto ai minerali e ai gas vulcanici che si mischiano coi sedimenti del suolo sottomarino. Le nuvolette di fumo sono cenere e vapore, determinate dall’eruzione. Cioè dal parto.
L’isola, affacciandosi sopra il livello del mare, ha vicino una sorella maggiore, Nishino-Shima, e insieme a questa fa parte di una fila di vulcani nel Pacifico occidentale.
 
Torna ai contenuti | Torna al menu